MASTRO MARINOby Creativity In Fabriano
MASTRO MARINO
Si tramanda che dove ora c’è Fabriano, c’erano due castelli, posti su due alture, Castelnuovo e Castelvecchio appartenuti a due nobili fratelli perennemente in lotta.
Un saggio fabbro, Mastro Marino, aveva bottega sul ponte che li collegava e lavorava per entrambi i signori.
Ogni volta che uno dei due chiedeva cosa dicesse il fratello, rispondeva diceva solo bene.
Un giorno li fece incontrare per mettere fine alle lotte.
Questi vedendosi, sguainarono le spade, ma ricordando le parole di Mastro, decisero di pacificarsi.
L’unione dei due castelli, determinò la nascita di Fabriano.
Mastro Marino, per riconoscenza venne raffigurato nello stemma della città.
L’attività
I fabrianesi, riconducono al fabbro Mastro Marino la loro laboriosità.
Lo descrivono un uomo che nonostante gli anni, con fronte rugosa, vestito di una pannella di cuoio, abiti consunti, torace coperto di peli, con la parte superiore del cappello ricurva,
i capelli raccolti in riccioli all’altezza del collo, ricoperto dalla polvere, la barba rigida e folta, braccia scoperte pronte a sferrare un colpo sul ferro, mani nere, dita e unghie sporche, dedito al lavoro davanti alle fiamme, attento a conservare il fuoco vigoroso.
Una sua raffigurazione si trova in un sigillo comunale del 1242; altre scolpite su pietra a Sassoferrato e quella a Fabriano nella Piazzetta del Podestà.
La creatività
Lo storico Sassi, nel 1952 scrisse: “Mastro Marino è leggenda e simbolo.
Un fabbro di questo nome forse non è mai esistito, ma sul ponte del Giano, vivesse un fabbro è realtà ed è documentato che da questo sia derivata Fabriano.
Un secolo fa, sul ponte venne trovata una stanzetta che poteva essere stata quella sonante officina.
La “sfida del maglio” ispirata al Marino, si tiene il 24 giugno di ogni anno durante i festeggiamenti del patrono San Giovanni Battista.
Le quattro porte della città si contengono il Palio, questo viene assegnato al fabbro che per primo riesce a forgiare la chiave in grado di innalzare il vessillo del proprio colore. arrecato.
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